Un’Assenza Rituale – Museo Nazionale Romano in Palazzo Altemps – Roma

Il Trono Ludovisi, Per ripensare in chiave attuale i contenuti formali e simbolici del celebre rilievo, colmando, con un intervento dichiaratamente concettuale, il vuoto lasciato dalla sua partenza, Ricreare l’azione della nascita della Dea, che costituisce il motivo centrale della narrazione dell’antico ” trono”.

La ragione che determinato l’istallazione di Emilio Farina a Palazzo Altemps è stata il temporaneo allontana­mento dal Museo del celebre Trono Ludovisi, capolavoro della scultura della Magna Grecia nel V secolo. L’assenza del monumento marmoreo è stata colta dall’artista come un’occasione per ripensare in chiave attuale i contenuti formali e simbolici del celebre rilieve, colmando, con un intervento dichiaratamente con­cettuale, il vuoto lasciato dalla sua partenza, senza però l’intenzione di riprodurre un volume ben determi­nato. Al contrario Emilio Farina vuole reicreare con il suo linguaggio l’azione della nascita della Dea, che costituisce il motivo centrale della narrazione dell’antico ” trono”.

Cogliendo, nella plastica concretezza del rilievo, l’ininterrotto svolgersi del rito, l’artista ci introduce nel luogo simbolico della genesi divina, II greco mar, di foscoliana memoria, da cui vergine nacque Venere, e i bianchi ciottoli marmorei arrotondati dal suo moto, sono condensati in pochi elementi: la ciotola cobalto, in cui l’arti­sta colloca l’azione del nascere, ed i sassi levigati dalla risacca, entrambi allusivi all’ininterrotta azione crea­trice delle onde del mare. Da qui si strotola eternamente riavvolgendosi su se stesso, il mistico manto, che le mani delle assistenti divine drappeggiano a coprire il corpo seminudo delle Dea, per velare agli occhi mortali il suo insostenibile splendore: Venere, infatti, è il velo che nasconde e che nello stesso tempo lo manifesta. Il manto, divenuto rigido nastro di plastica, mostra i graffi, i segni, i resti di materia e di sabbia, che testimo­niano della divinità svelata e corruttibile, mentre la Dea, daN’interno del suo mistico velo, guarda con innume­revoli occhi benigni gli spettatori partecipi del rito della sua nascita, contemplando in sè la propria eterna presenza.

UN’ASSENZA RITUALE – La nascita di Venere del Trono Ludovisi – Museo Nazionale Romano Palazzo Altemps – Luglio 2005 Roma. 14 immagini firmate e numerate, riproducibili a tiratura limitata – Stampa Lucida – Dimensioni 15×21.5 cm.