Il Giornale dell’Arte, n. 125, settembre 1994
Un progetto sperimentale della Soprintendenza agli interventi post-sismici
Diversi bozzetti disegnati dal pittore Emilio Farina vengono proiettati a integrare le parti perdute di un ciclo di affreschi. La soluzione, assolutamente reversibile (basta spegnere il proiettore) proposta a referendum popolare.
Questo «rivoluzionario» progetto, messo a punto a Napoli dall’architetto Ruggero Martines (preposto alla Soprintendenza generale agli interventi post-sismici in Campania, per la Chiesa di Donnaregina Nuova, ha però il pregio di sperimentare in un progetto di restauro qualcosa che vent’anni fa Cesare Brandi non poteva neppure immaginare: l’immagine virtuale. Sì, perché in realtà la restituzione iconografica dei quattro Evangelisti di Agostino Feltrano una volta dipinti sui pennacchi alla base della cupola seicentesca è in qualsiasi momento reversibile essendo basata sul meccanismo della proiezione di diapositive attivabile mediante un semplice interruttore.
Daniela Fonti